
E-MTB? Si Grazie! Perchè la regola dei 32 denti vince sempre.
- Mtb life
- 16 giugno 2020
In questo articolo osserviamo da un diverso punto di vista (rispetto al precedente articolo “E-MTB, No grazie! I miei limiti sono la cosa più preziosa che ho”) la questione E-MTB VS MTB.
Da sempre, nella storia dell’uomo, in tutti i campi, in maniera identica e schematica il nuovo e il tradizionale entrano in conflitto. Se parliamo di Fotografia ci sono i puristi che scattano con la pellicola e non ritoccano e i moderni fotografi che scattano in digitale e fanno foto-ritocco spinto. Nell’alpinismo, ancora oggi, si discute sull’uso indiscriminato di chiodi, attrezzature moderne, ossigeno, là dove l’alpinista “vero” è quello che sale solo con l’uso delle sue forze, senza stratagemmi. Nella musica non ne parliamo: i rapper odiano chi fa Trap senza sapere che loro stessi (rapper) erano additati come “moda passeggera” negli anni 90. La lista potrebbe essere lunga ma lo schema che non cambia mai è L’INTOLLERANZA che si instaura sempre tra gli uni e gli altri.
E’ insito dell’essere umano il bisogno di schierarsi e difendere le proprie scelte.
Malgrado nel mio precedente articolo parlassi del mio personale timore, usando un e-Mtb, di perdere qualcosa senza avere più “la pena e il tormento” delle lente e lunghe salite che tanto amo, il lettore si è spesso schierato immediatamente. Il titolo dell’articolo che iniziava con “e-Mtb no Grazie!…” ha fatto come Mosè quando ha diviso le acque. Tutti di qua e tutti di là.
Ma non importa è stato un bellissimo esperimento ora torniamo alla questione vera dell ‘articolo che è :“Mtb? Si Grazie!”
E-MTB, quando un sorriso a 32 denti conta più di tutto.
Analizzando la questione e-Mtb nella sua ampia e storica collocazione non possiamo non convenire che siamo di fronte ad un processo inarrestabile (tra l’altro iniziato parecchi anni fa, io provai una Flyer Elettrica a Livigno nel 2010) e ricco di sorprese. Vediamo qualche affermazione:
Chi non è in grado di salire sulla montagna con le proprie forze dovrebbe stare a casa!
E’ vero che faticare come un dannato in una salita infinita e vedersi superare da una Mtb elettrica fa scattare qualcosa. Ma cosa? Da dove nasce questo fastidio? Dovrei quindi infastidirmi per quell’areo di linea che sta sfrecciando alto sopra la mia testa? Nasce forse dal fatto che lui è agevolato dalla tecnologia? Ma sarei, io stesso, in grado di fare questa salita se non avessi un costoso telaio in carbonio, delle gomme super grippanti, delle barrette energetiche di ultima generazione e delle sospensioni che fanno invidia alla tecnologia della NASA?
La batteria inquina quando va smaltita!
E’ vero, come del resto i copertoni, gli oli, i lubrificanti, i detergenti che usiamo per la normale Mtb. La catena industriale che produce le biciclette è inoltre inquinante a prescindere dall’uso delle batterie. Chi decide quindi il punto in cui sono ecologico e dove smetto di esserlo?
Tutta quella gente incapace che fino a ieri stava al bar e ora è sui sentieri mi dà i nervi!
Questo è normale, sei un essere umano, vuoi essere unico, speciale. Se qualcuno entra nel tuo paradiso senza meritarlo non lo accetti. In tutti gli sport ci sono i principianti, pensiamo alle piste da sci dove orde di schiamazzanti sciatori raggiungono vette innevate seduti su una seggiovia.
Le e-Mtb sembrano dei motorini, sono grosse pesanti e poco divertenti
Siamo agli albori, chi sà cosa ne sarà delle attuali linee e scelte ingegneristiche tra qualche anno. Già ora esistono e-Mtb con motori piccoli e poco potenti che permettono di avere telai quasi normali e pesi contenuti per poter “giocare” in discesa. Il Biker abituato a pedalare (che magari ha anche una Mtb da XC) potrà scegliere una e-bike con un motore piccolo, leggero e poco invasivo.
Divertirsi in un gruppo misto di Mtb e e-Mtb
Si può? Penso di sì , nella stessa misura in cui in un gruppo omogeneo di Mtb e e_mtb ci si aspetta comunque. Certo è che se non sono allenato, sono principiante e uso una Mtb normale in un gruppo di e-mtb allenato e forte il gap potrebbe essere grande.
Quindi come dobbiamo guardarci a vicenda?
Con amore. Senza giudizio e con empatia. La cosa che crea più danni è fare supposizioni. Pensare che l’altro ci stia giudicando. Sto pedalando in salita su una normale Mtb e sto sputando l’anima e non riesco a parlare, mi supera uno con la e-Mtb. Io penso: “domani ne provo una anche io” e lui pensa “non mi ha neanche salutato sarà uno di quegli invasati che odiano le bici elettriche”. Spesso facciamo supposizioni sbagliate e adottiamo di conseguenza atteggiamenti sbagliati. Resta il fatto che un rispettoso prendersi in giro VA SEMPRE BENE!
Non c’è altro da dire, se non “rispettiamo la montagna”, “rispettiamo la natura”, “il silenzio”.
Nella foto in basso io, nel parcheggio del Bike Park Mottolino mentre contratto l’acquisto di una e-MTB … Scherzo era una battuta dai!!!!
Livigno - Mottolino